mercoledì 30 settembre 2009

Commemorazione del 65° anniversario della tragedia dei battelli del Lago Maggiore


Nella giornata odierna si è svolta la commemorazione del 65° anniversario della tragedia dei battelli "Genova" e "Milano", mitragliati e affondati nelle acque del Lago Maggiore da aerei alleati il 25 e 26 settembre 1944.
La commemorazione è stata organizzata dal R.N.C.R.RSI-Continuità Ideale e dall'A.N.F.C.D.RSI, d'intesa con la locale Federazione del Movimento Nazionalpopolare.
Nell'attacco al battello "Genova" morirono 34 civili mentre nell'attacco al "Milano", oltre a 17 civili, morirono anche 10 Legionari del Btg."M" Venezia Giulia.
Alle ore 9,30, per mezzo di un'imbarcazione privata, è stata lanciata nel lago una corona d'alloro con nastro tricolore davanti al pontile di Baveno dove fu affondato il "Genova" ed è stata letta la Preghiera del Legionario.
Alle ore 10,30 al cimitero di Verbania-Intra, si è formato un corteo preceduto dalle bandiere della RSI e da quelle del Comitato "Disamericanizziamoci", è stata deposta una corona d'alloro sulla tomba dei Caduti Civili e Militari del battello "Milano" e, dopo la lettura della Preghiera del Legionario ed il minuto di silenzio, è risuonato un forte "Presente" con il rituale saluto romano. Analogo presente è stato fatto sulla tomba del milite della X Mas di Verbania morto a 19 anni sul battello "Milano" dove si trovava per andare in licenza.
Quindi ci si è spostati al porto turistico di Villa Taranto a Verbania-Pallanza dove una delegazione, che ha riempito al limite della capienza uno dei battellini turistici, si è recata a lanciare una corona d'alloro nel punto dov'è inabissato il relitto del "Milano", sul quale forse si trovano ancora dei corpi di civili mai recuperati.
Alle ore 11,30, nella vicina Chiesa della Casa S.Luisa è stata poi celebrata la S.Messa di suffragio per tutti i Caduti.
Dopo i saluti di rito, quelli che sono rimasti si sono ritrovati per un pranzo cameratesco presso il Ristorante Il Chiostro della Famiglia Studenti di Verbania-Intra.
Alle varie fasi della cerimonia hanno partecipato una famiglia di Trieste con la sorella di un Legionario morto sul "Milano", una delegazione del RNCR.RSI-Continuità Ideale di Novara, una delegazione di Forza Nuova Piemonte, una rappresentanza di Casapound e diversi militanti del Movimento Nazionalpopolare e del RNCR.RSI-C.I. del Verbano-Cusio-Ossola.
Per la prima volta, alla cerimonia al cimitero di Verbania-Intra, ha partecipato anche il nuovo sindaco di centrodestra di Verbania, il deputato da più legislature Marco Zacchera di Alleanza Nazionale con alcuni consiglieri comunali del PDL.
La sua presenza è stata accolta con grande freddezza dai militanti del MNP e del RNCR.RSI-Continuità Ideale, sia perché è l'esponente di un partito il cui tradimento e la cui abiura sono scritte a caratteri di fuoco nella roccia, ma anche perche, alla vigilia della nascita di A.N., informato che la locale sezione del MSI della quale faceva parte stava preparando la tradizionale commemorazione dei battelli sbottò nella lapidaria frase: "per questa volta passi ma dall'anno venturo che dei battelli affondati non se ne parli più".
Inoltre, lo stesso sindaco, appena eletto nella scorsa primavera, come primo atto d'insediamento si è recato con tanto di fascia tricolore al monumento alla Resistenza di Verbania-Fondotoce, mentre oggi si è presentato senza fascia tricolore, quasi a ribadire la distinzione tra i caduti di serie A della Resistenza e quelli di serie B "nostri", che per l'ufficialità sono morti dalla parte "sbagliata" della barricata.
La commemorazione è stata ripresa dalle televisioni locali che ne hanno già dato un ampio e fedele resoconto filmato.

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