“Anche quest’anno torna a pesare sulle tasche di migliaia di famiglie italiane il costo della scuola, in particolare quello legato ai libri di testo.” Lotta Studentesca denuncia: “Il blocco delle nuove edizioni fatto dalla Gelmini non è servito a nulla e i fatti parlano da soli. La speculazione continua e aumentano i prezzi ad opera delle case editrici. Anche le quote limite imposte dal governo restano disattese.” “E’ intollerabile che le famiglie italiane debbano spendere oltre 300 euro per i libri di testo. A questa spesa si aggiunge il costo di quaderni, zaini, diari e cancelleria che secondo la Federconsumatori è aumentato del16%. Si calcola che la cifra finale che grava su ogni nucleo familiare si aggira tra i 450 fino ai 900 euro”. “Il centro-destra alla guida del paese, ancora una volta, in linea con i governi precedenti, si dimostra incapace di affrontare la questione. Un problema così sentito e reale non può essere lasciato in secondo piano.” “Il diritto allo studio non deve essere considerato un privilegio, la scuola è pubblica. Chiediamo che lo stato si faccia carico della spesa o adotti soluzioni alternative come ad esempio il comodato d’uso gratuito già attivo in Germania e in altre nazioni europee.” “Siamo pronti a manifestare – prosegue il movimento studentesco vicino a Forza Nuova - per contrastare un sistema che fa gli interessi delle lobbies nostrane a discapito dei comuni cittadini che pagano regolarmente le tasse e che si trovano già in condizioni difficili vista la crisi economica in atto.”Lotta Studentesca conclude: “Diamo 60 giorni di tempo a Berlusconi e al ministro della pubblica istruzione Gelmini, se il governo non interverrà con nuove proposte, a novembre scenderemo in piazza nelle maggiori città italiane. Gli studenti sono dalla nostra parte, basta con il caro libri!”
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